Quello che vi proponiamo oggi è un articolo un po’ bizzarro: parleremo della percezione dell’agente immobiliare da parte delle persone.
Abbiamo deciso di scriverlo perché pensiamo che sia importante farvi conoscere questo aspetto, per sfatare questi falsi luoghi comuni.
Trovate nelle prossime righe tre aneddoti “tipici” e di seguito la nostra risposta.
“Questo qui mi vuole sicuramente fregare.”
In che senso? (- cit.)
Che interesse avrebbe un professionista, che ha studiato moltissimo e sostenuto esami per l’abilitazione, nel fregare il proprio cliente?
E in cosa consisterebbe la fregatura?
Un cattivo agente immobiliare avrebbe vita molto breve e si guadagnerebbe rapidamente una cattiva nomea.
La nostra categoria, per definizione, lavora principalmente grazie alla fiducia dei propri clienti, ecco perché troviamo questa affermazione lontana dalla realtà.
Questo luogo comune deriva dagli anni passati, quando la figura dell’agente immobiliare era poco regolamentata.
Oggi è una vera e propria figura professionale, responsabile per le informazioni che da’, che per legge devono essere sempre fornite in modo chiaro e completo. Di comportamenti non adeguati l’agente risponderebbe personalmente, incappando in non pochi problemi.
Nell’articolo “Come scegliere l’agente immobiliare giusto“, che potete leggere cliccando QUI, trovate una guida per scongiurare pericoli e scegliere correttamente a chi affidare la vendita (o l’affitto) del vostro immobile.
“Io la provvigione all’agenzia non gliela voglio dare. Cosa ci vuole a fare un annuncio e mettere due foto su internet?”
Questa affermazione è forse la più popolare.
Partiamo da una considerazione: l’agente immobiliare è un lavoratore, che lavora per poter vivere.
Giusto?
Ok, ora facciamo un paragone: quando si hanno dolori alla schiena, spesso ci si rivolge ad un fisioterapista e, a fine seduta, si paga il trattamento. Ovvio, penserete. Ho ricevuto un servizio, quindi lo pago.
Non è un servizio anche quello dell’agente immobiliare?
Anche lui è un professionista, che investe le proprie risorse e competenze nella vendita e nella locazione delle case che gli vengono affidate.
E non è semplice come sembra.
La verifica dei documenti dell’immobile richiede competenze specifiche, oltre che contatti con vari tecnici.
Il servizio fotografico va fatto bene, con strumenti professionali.
Il marketing deve essere mirato ed efficace per il target cui ci si rivolge.
La presenza deve essere costante ed attenta, per ricevere moltissime chiamate e mail, cui va data risposta in tempo rapido e in maniera sempre chiara e corretta.
Le visite vanno organizzate, a volte anche in orari e giornate non comode, ed i contatti con il notaio, al momento dell’atto, vanno intrattenuti in maniera professionale, con scambio della giusta e completa documentazione.
In più il lavoro sarà pagato solo a risultato ottenuto. Se l’agente non vende, la provvigione non la prende.
“L’esclusiva all’agenzia io non la do, perché voglio avere più possibilità di vendita della mia casa e, se la propongono più persone, venderò sicuramente più in fretta.”
Qui la questione sembra spinosa, ma in realtà è molto semplice.
L’incarico in esclusiva è un investimento sicuro per molti motivi. Elenchiamoli brevemente.
BONUS
C’è un punto in più: le relazioni personali.
La possibilità di incontrarsi, conoscersi e parlare di persona, specialmente quando si parla di scelte importanti come quella di vendere la propria casa, rappresenta un’ulteriore garanzia.
Il processo di vendita è un percorso che deve svolgersi il più possibile in pianura ed il consiglio di un professionista che abbia compreso le esigenze del venditore è il miglior navigatore che si possa utilizzare.
Eccoci alla fine di questo articolo, con cui abbiamo dato risposta a queste credenze popolari sulla percezione dell’agente immobiliare.
