Ieri abbiamo seguito con grande interesse il rapporto di Nomisma 2021, che, a conti fatti, fa luce su quanto accaduto nel mercato immobiliare nel corso del 2020.
In questo articolo parleremo anche della previsione per il 2021, tra incertezze e sorprese.

Fin dall’inizio il rapporto evidenzia come l’andamento del mercato immobiliare non sia drammatico quanto l’intero quadro pandemico.
Il settore nel corso del 2020 è riuscito a contenere gli arretramenti in maniera sorprendente, anche rispetto alle aspettative più ottimistiche.

Per quanto riguarda il mercato residenziale molto bene il secondo semestre 2020, che ha visto un rialzo del numero delle vendite immobiliari.

L’Italia, rispetto agli altri Paesi, sembra reggere ed il clima è di generale fiducia.

Il calo del numero delle vendite su base annua del 7,7% registrato nel versante residenziale, è riuscito ad essere contenuto grazie ad un cambiamento nella composizione del mercato.
Ciò che ha evitato il crollo è stata la tendenza degli acquirenti che, come avevamo già anticipato, si è spostata verso periferie, hinterland e seconde case.
Altro fattore che ha aiutato il mercato immobiliare è il sistema bancario, che grazie ai tassi di interessi ai minimi storici, ha sostenuto gli investimenti.

La forzata permanenza domestica ha risvegliato il desiderio degli spazi esterni e degli ambienti ameni, fuori dal caos delle grandi città.

Passiamo all’andamento dei prezzi.

Anche qui si scopre un calo differenziato: nelle grandi città si registra un -2%, mentre nelle località minori e nell’hinterland solo uno -0,7%.

Come riferisce il centro studi di Nomisma occorre però fare attenzione

Infatti il ribasso moderato subito non sventa del tutto il pericolo di un calo di dimensioni più ampie. Sempre il rapporto di Nomisma evidenzia come gli aiuti derivanti dai provvedimenti vigenti (blocco licenziamenti, sostentamenti a fondo perduto e sostegni) abbiano congelato gli effetti della pandemia sul mercato immobiliare . Alto è il rischio di una polarizzazione del mercato immobiliare, creando un divario ancora più ampio fra le classi sociali.

Determinare previsioni per l’anno 2021 risulta molto difficile in quanto lo scenario cambia molto velocemente e le decisioni a livello Governativo incideranno su di esso. Sostanzialmente si prevede un mercato immobiliare stazionario .