Siamo giunti alla chiusura del secondo trimestre di questo 2023, un anno in continuo movimento, di cui stiamo seguendo l’evoluzione passo passo e, come di consueto, abbiamo seguito il secondo rapporto Nomisma 2023 sul mercato immobiliare.

Entriamo subito nel vivo.

Immobile storico tipico di Varazze

Il mercato immobiliare italiano oggi è appannato a causa del quadro macroeconomico progressivamente meno favorevole, che vede un’inflazione ancora alta, che fatica a rallentare nonostante le politiche monetarie in atto.
Tutto ciò porta, inevitabilmente, ad una maggiore difficoltà da parte delle famiglie.

All’interno di questo quadro l’atteggiamento dei consumatori, nei dati, rimane positivo ed il desiderio di acquistare una casa è forte.
Ciò che poi mette in difficoltà la realizzazione di questo desiderio è il serraggio del credito, difficilmente accessibile.

I numeri

Nella prima parte dell’anno l’impatto stimato sarebbe stato più significativo di quanto non sia accaduto in realtà.
L’effetto della situazione macroeconomica è infatti più spalmato nel tempo e la riduzione delle vendite nel 2023 si può misurare in circa -100.000 unità, seguita dal 2024 ove si stima una riduzione di -50.000 unità.

L’andamento nazionale di ribasso si registra in alcune città già da qualche trimestre (Milano e Bologna, ad esempio, cresciute in maniera esponenziale nel post-pandemia, ora segnano già da tre trimestri una marcata flessione).

I prezzi

I prezzi delle abitazioni rallentano, ma non significativamente.

Il settore immobiliare è rigido, ciò significa che nonostante venga riconosciuta la situazione attuale, tradotta in difficoltà economiche e di erosione dei risparmi, i proprietari non trasferiscono queste difficoltà sul valore del proprio immobile, mantenendone il prezzo.

D’altra parte la richiesta, in mancanza di risparmi e difficoltà di accesso al credito, flette e si traduce in una riduzione delle vendite, come già accennato sopra.

LE CONCLUSIONI

Il calo del numero delle vendite è un calo fisiologico dovuto al precedente boom degli ultimi due anni, non più sostenibile.
L’interesse è presente ed il mercato immobiliare rimane vivo: la percezione delle famiglie è sempre quella pensare alla casa come bene rifugio.

Questo, in breve, è quanto abbiamo potuto apprendere dal secondo rapporto Nomisma sull’andamento del mercato immobiliare 2023.
Rimane ancora un appuntamento prima della fine dell’anno, nel quale avremo modo di vedere quali fenomeni si saranno verificati durante la stagione estiva.

Se vi siete persi le previsioni di inizio anno le trovate in QUESTO ARTICOLO.

Ci leggiamo alla prossima!